Venticinque anni fa i trapianti di capelli venivano effettuati tramite l’utilizzo di punch di 3 o 4 mm di diametro, producendo risultati molto spesso inestetici. Si è poi passati al trapianto di capelli tramite tecnica FUT. Dal 1995, per evitare la cicatrice lineare, si è arrivati a estrarre il follicolo dallo scalpo, grazie a micro punch di 0,9 – 1,2 cm circa di diametro. Quest’ultimo avanzamento nel trapianto di capelli è la cosiddetta estrazione di unità follicolari (Follicular Unit Extraction). Le difficoltà tecniche implicate sono considerevoli, a tal punto da dover sviluppare una strumentazione appropriata per arrivare a questi risultati.
L’estrazione follicolare non sostituisce la tecnica classica ma ha dei vantaggi complementari molto interessanti.
Innanzitutto, questa tecnica non lascia o lascia pochi segni cicatriziali (sotto forma di minuscoli punti bianchi nascosti dalla capigliatura) e la cicatrizzazione è estremamente rapida : il piccolo lembo di pelle tolto al momento dell’estrazione dell’innesto si ricostituirà infatti molto rapidamente e senza lasciare tracce. In secondo luogo, la zona dalla quale possiamo prelevare dei capelli diviene più estesa rispetto alla tecnica classica. È inoltre possibile utilizzare dei peli corporei, per esempio quelli del torso o delle gambe degli uomini. Infine, è possibile anche impiantare delle grafts in una cicatrice (legata spesso a un trapianto di capelli precedente).
La FUE permette inoltre una buona ripartizione di capelli sul cuoio capelluto. Riducendo armoniosamente la densità della zona donatrice - aumentando allo stesso tempo quella della zona ricevente, è possibile infatti equilibrare la meglio la distribuzione dei capelli. Questo aspetto è particolarmente interessante nei casi in cui il paziente decide di portare i capelli estremamente corti su tutto il cuoio capelluto.
Oltre alla durata relativamente lunga dell’intervento, il lavoro può risultare piùo meno facile in base alle caratteristiche della cute. Bisogna sapere che la quantità media di grafts è limitata a 1800-2000 follicoli per giornata di lavoro, in funzione della difficoltà e della destrezza del chirurgo. È dunque necessario prevedere più giorni d’intervento per ottenere lo stesso risultato di una megasessione classica di 3000 grafts in una sola giornata. Infine, la zona donatrice deve essere generalmente rasata, il che può porre problemi a certi pazienti.
La FUE è la tecnica adatta per :
I “body hair” sono i peli che troviamo soprattutto negli uomini sulla zona del torso, delle spalle, dei polpacci e della barba. Possono risultare utili quando la zona donatrice tradizionale è molto povera o esaurita in seguito a chirurgie precedenti.
Tuttavia, anche il trapianto di peli presenta i suoi limiti.
Il diametro di un pelo è infatti (di norma) nettamente inferiore di quello di un capello. Il pelo spesso si sviluppa singolarmente, si tratta dunque di ottenere nella maggior parte dei casi grafts a un pelo. Di solito, il tempo di ricrescita è più lungo di quello dei capelli.
Il pelo ha inoltre una certa tendenza ad allungarsi un po’ una volta trapiantato nel cuoio capelluto, senza tuttavia raggiungere la lunghezza di un capello normale.
Questi motivi spiegano perché i risultati siano meno spettacolari di un trapianto di capelli classico.
La FUE è una tecnica relativamente nuova e molto performante. Molto precisa, si integra perfettamente nel trapianto di capelli di alta qualità. Ecco perché tutti i chirurghi tengono molto a inserirla tra la loro offerta terapeutica. Tuttavia, è un peccato che la tendenza attuale sia di eliminare completamente la FUT a scapito della sola FUE.
Una lista di domande e risposte vi fornirà dettagli aggiuntivi sulla ricerca della migliore qualità, sui risultati cicatriziali, sulla motorizzazione e sui robot. È inoltre disponibile una sezione dedicata al confronto FUE-FUT.