FAQ Domande Frequenti

Informazioni generiche

Ne abbiamo circa 100.000 e ne perdiamo 100 al giorno. Si assiste dunque a un rinnovamento completo della capigliatura ogni 1000 giorni.

Più

​Essenzialmente da cheratina, una proteina a base di zolfo.

In quali parti si divide un capello ?

Il midollo : è la parte interna del capello, composta da grandi cellule senza nucleo. 
La corteccia : è lo strato intermedio e rappresenta più del 90% della massa. Si presenta come un lungo cavo metallico.
La cuticola : è lo strato esterno, formato da cellule a forma di squama, come la coda di una lucertola.


Il ciclo vitale dei capelli corrisponde allo sviluppo del capello a partire dalla sua nascita e vita (fase anagen) fino alla sua morte (fase catagen).

Sì, i cicli di vita del capello si sviluppano di continuo, il che spiega la perdita di un centinaio di capelli al giorno.

Le causa è molto spesso ereditaria. Si tratta di un’ipersensibilità di certi capelli agli ormoni maschili. Non si tratta in alcun caso di un eccesso di ormoni maschili. La perdita di capelli è, inoltre, programmata nel tempo con un timing differente a seconda della zona dove è localizzato il capello.

È molto difficile prevedere esattamente l’evoluzione di una capigliatura. Bisogna basarsi soprattutto sulla storia familiare, oltre che sulla precisa osservazione della zona già diradata e della sua periferia. Bisogna tuttavia ricordare che la previsione deve essere presa per certa in termini assoluti.

Avete detto trapianto di capelli ?

Il principio teorico è semplice : si tratta infatti di trasferire i capelli resistenti, situati nella zona posteriore del cuoio capelluto, nelle zone anteriori glabre o diradate. Bisogna tuttavia raccogliere il follicolo cosi come si presenta : per questo motivo viene chiamato trapianto follicolare.

Venticinque anni fa il trapianto di capelli veniva realizzato tramite punch di 3-4 mm di diametro, che molto spesso fornivano risultati inestetici. Si è poi passati al trapianto follicolare tramite la tecnica FUT. A partire dal 1995, al fine di evitare la cicatrice lineare, si è giunti a estrarre il follicolo direttamente dal cuoio capelluto, grazie all’utilizzo di minuscoli punch dal diametro di 0,9-1,2 mm. La tecnica è chiamata estrazione follicolare (Follicular Unit Extraction). Le difficoltà tecniche implicate sono molto elevate, a tal punto che è stato necessario mettere a punto una strumentazione adeguata per arrivare a questi risultati.

La differenza essenziale risiede nella maniera d’ottenere le unità follicolari. La FUT consiste nell’isolare una striscia di pelle che sarà in seguito suddivisa e dissezionata tramite microscopio, mentre la FUE consiste nell’estrazione delle unità follicolari tramite micropunch. Si tratta di una “microperforazione” che presenta lo svantaggio di essere effettuata senza poter vedere il tessuto sottocutaneo. Questa tecnica presenta una maggiore probabilità di danneggiare le unità follicolari.

Per prima cosa, bisogna sempre presenziare ad una consultazione approfondita presso un professionista del settore prima di decidere di effettuare un trapianto. Le indicazioni devono essere buone, così come le potenzialità dell’intervento, mentre le aspettative devono essere ragionevoli.

È appurato che un trapianto a capelli lunghi presenta maggiori difficoltà. Di quando in quando, soprattutto nei casi in cui la densità dei capelli indigeni è ancora elevata, è più difficile ottenere lo stesso livello di qualità. Questo è il motivo per cui è spesso consigliato di rasare la zona ricevente. Tuttavia, nelle donne o nei pazienti che portano i capelli molto lunghi, è spesso preferibile evitare la rasatura al fine di garantire un recupero post-operatorio meno faticoso.

No, tutte le stagioni sono interessanti. Bisognerà giusto evitare l’esposizione diretta al sole, ma l’utilizzo di un cappello di cotone o di un berretto è sufficiente per mettersi ai ripari.

Desiderate una consultazione ?

È sufficiente mettersi in contatto con la segretaria, sia per telefono al +32 2 880 70 60, sia tramite email all’indirizzo info@hts-clinic.com. È inoltre possibile richiedere una consultazione online sul nostro sito internet. Questo diagnostico non sostituisce una consultazione personale con il Dott. Devroye, tuttavia vi fornirà una buona orientazione circa le soluzioni praticabili nel vostro caso.

Durante la consultazione personale il Dott. Devroye vi spiegherà nei dettagli la teoria e la tecnica del trapianto dei capelli e analizzerà attentamente la vostra situazione. Saranno misurate la densità della zona donatrice e della zona ricevente, tramite una microcamera, nella sala adibita alle fotografie. Alla fine della consultazione verrà fornito un diagnostico preciso e dettagliato. Sarà inoltre discussa e stabilita la strategia da adottare e, in base a questa, verrà redatto un preventivo.

La consultazione ha luogo a Bruxelles, dal lunedì al venerdì, tra le 17h00 e le 19h00. LA clinica si trova in Avenue de Tervueren 36 (1° piano), 1040 Etterbeek, Bruxelles.

La prima consultazione dura 40 minuti circa. Una consultazione di controllo, invece, dura generalmente 15 minuti.

Una consultazione preliminare è obbligatoria, sia questa personale od online. Potete contattarci sia per telefono al +32 2 880 70 60, sia per email all’indirizzo info@hts-clinic.com. Avete inoltre la possibilità di richiedere una consultazione online sul nostro sito internet. Questo diagnostico non sostituisce una consultazione personale con il Dott. Devroye, ma vi fornisce già una buona orientazione circa le soluzioni praticabili nel vostro caso.

Assolutamente no. Il personale della clinica parla diverse lingue, tra cui l’inglese, l’italiano, lo spagnolo e il tedesco ed è sempre disponibile per eventuali necessità di interpretariato.

Come prepararsi per un trapianto di capelli ?

È sufficiente contattarci telefonicamente al +32 2 880 70 60 o tramite email all’indirizzo info@hts-clinic.com.

In caso di un intervento FUT è molto importante iniziare a massaggiare la zona donatrice prima dell’intervento al fine di ammorbidire la pelle e aumentarne l’elasticità, cosa che facilità l’estrazione della strip e, soprattutto, diminuisce la tensione della cicatrice nel post-operatorio. Se ne avete la possibilità, potete iniziare questi massaggi 3-4 settimane prima dell’operazione, per 10 minuti minimo (meglio mezz’ora) al giorno. Inoltre, il giorno dell’intervento, potrete fare un bagno o una doccia e lavare i capelli con il vostro shampoo abituale.

Sì, richiediamo un’analisi sanguigna (ricerca di epatite B, C e HIV). Per queste analisi non è necessario essere a digiuno. I risultati delle analisi dovrebbero idealmente essere ricapitati al massimo due giorni prima della data prevista per l’intervento. Se avete già effettuato delle analisi in un arco di tempo minore di 4 mesi, potete inoltrarci una copia dei risultati di queste analisi e fornirci l’originale il giorno dell’operazione.

Sì, bisogna evitare di assumere alcolici durante i tre giorni precedenti l’intervento e due giorni dopo l’operazione.

Se siete fumatori, bisognerebbe non fumare durante la settimana che precede l’intervento e, idealmente, astenersi dal fumo per le due settimane seguenti l’operazione.

È fortemente sconsigliato di assumere dell’Aspirina durante la settimana precedente l’intervento.

Certamente. La nostra clinica dispone di camere doppie e la persona accompagnatrice può inoltre tenervi compagnia durante l’intervento.

Ai pazienti residenti in Belgio richiediamo di arrivare alla clinica un po’ prima delle 8 per fissare gli ultimi dettagli dell’intervento con il Dott. Devroye. Ai pazienti residenti all’estero richiediamo di arrivare alla clinica il giorno precedente l’intervento. È infatti prevista una consultazione preoperatoria tra le 17h00 e le 19h00.

Potete aiutarmi ad organizzare il mio viaggio (trasporti e hotel) se vivo all’estero ?

Vi garantiamo una camera doppia all’interno della clinica, equipaggiata con doccia privata, la notte seguente l’intervento. Per la notte precedente l’intervento vi consigliamo di effettuare una prenotazione con cancellazione gratuita in uno degli hotel nei pressi della clinica. Probabilmente potremo offrirvi l’alloggio (sempre incluso nel prezzo dell’intervento) anche la notte precedente l’operazione; tuttavia saremo in grado di confermarvelo circa una settimana prima dell’intervento, in funzione della disponibilità delle nostre camere.

Come si svolge l’intervento ?

Un’operazione dura generalmente tutta la giornata (un’operazione FUT o un’operazione FUE di un giorno), oppure due giornate se si tratta di un intervento FUE che prevede un numero elevato di grafts (superiore a 2000) o se si tratta di una combo FUT + FUE.

Avrete a disposizione una pausa di mezz’ora verso mezzogiorno durante la quale vi sarà servito il pranzo. Potrete inoltre effettuare delle piccole pause, quando vi sarà necessario, durante tutta la giornata.

Sì, sotto anestesia locale, somministrata all’inizio dell’intervento.

Si trapianta il capello e il tessuto che lo circonda. Questo comprende la ghiandola sebacea e, soprattutto, le cellule madri che permetteranno la ricrescita del nuovo capello.

Le grafts vengono sempre estratte dalla zona stabile del cuoio capelluto, quella dove i capelli non sono affetti dalla tendenza ereditaria alla caduta. Si tratta della cosiddetta “zona donatrice”, situata nella parte posteriore e nei lati dello scalpo.

Le grafts vengono introdotte in delle minuscole incisioni realizzate nella zona ricevente. Le grafts sono collocate a mano tramite delle pinzette molto sottili o, eventualmente, tramite implanters – una sorta di siringa molto sottile nella quale vengono “scivolati” gli innesti.

Il bulbo si trova ad una profondità di 3 - 5 mm sotto la pelle.

Si possono trasferire facilmente dai 2000 ai 4000 follicoli per sessione, per un numero totale di capelli che può variare tra 4000 e 10000.

No, ma è necessario che il team abbia un’abitudine consolidata nel gestire un numero importante di grafts. Il mio team è costituito da un numero importante di esperti collaboratori, capaci di innestare migliaia di grafts al giorno sempre garantendo la migliore qualità.

Cosa ci si deve aspettare ?

No, non è obbligatorio. Una camera della clinica è a vostra disposizione la notte seguente l’intervento, dato che questo è lungo e può risultare faticante. Se preferite ritornare a casa non c’è problema - a condizione che qualcuno venga a prendervi, dato che non dovreste guidare dopo l’operazione. Inoltre, è importante sapere che una consultazione post-operatoria è prevista la mattina seguente l’intervento.

Le prime ore sono cruciali. Bisogna assolutamente evitare di toccare le grafts dato che potrebbero uscire dalle incisioni. Riceverete uno spray composta da liquido fisiologico, che dovrà essere vaporizzato sulla zona ricevente ogni 10-15 minuti. Quando constaterete che il sanguinamento e la secrezione di liquidi dalla zona ricevente saranno terminati, potrete progressivamente distanziare le vaporizzazioni. È spesso possibile interrompere l’utilizzo dello spray verso le due o le tre del mattino.

Una consultazione post-operatoria è sistematicamente fissata il giorno dopo l’intervento. L’ora dell’appuntamento è scelta direttamente con il Dott. Devroye il giorno del vostro intervento. Altre consultazioni post-operatorie non sono obbligatorie, tuttavia il Dott. Devroye è chiaramente felice di ricevere i suoi pazienti per un controllo. In ogni modo vi invieremo regolarmente delle email per seguire l’evoluzione del vostro intervento.

Dopo l’intervento vi sarà fornita una crema antibiotica. Nel caso di una FUT bisogna applicarla sulla cicatrice a partire dal giorno seguente l’intervento per una settimana, due volte al giorno. Nel caso di una FUE, vi forniremo inoltre una crema a base di corticoidi che dovrà essere mescolata con la crema antibiotica e applicata sulla zona donatrice dal giorno seguente l’intervento per una settimana, due volte al giorno. Queste creme favoriscono la cicatrizzazione ed evitano qualunque forma d’infezione.

Le ore o i giorni seguenti l’intervento saranno dolorosi ?

Può succedere che avvertiate dei dolori dopo l’operazione : ciò è assolutamente normale e vi forniremo appunto dei medicinali per alleviarli. Normalmente non dovreste avere forti dolori.

I capelli impiegheranno minimo 3 o 4 mesi prima di ricrescere, salvo se non cadono (nel 5-10% dei pazienti i capelli ricrescono immediatamente). A volte la ricrescita è ancora più lenta e può impiegare fino a 6 mesi prima di manifestarsi.

Il risultato è considerato definitivo a partire da 12 mesi post-operatori.

A priori le due tecniche non presentano differenze a proposito, a condizione che il numero di grafts trapiantato sia lo stesso. Una FUE fornisce generalmente una quantità minore di grafts poiché l’estrazione è limitata a 2000 grafts al giorno. In due giorni è dunque possibile estrarre e impiantare lo stesso numero di innesti di una FUT in un giorno solo.

I capelli prelevati non ricresceranno più nella zona donatrice, bensì nella zona ricevente dove verranno trasferiti. È dunque fondamentale assicurare una gestione parsimoniosa dei capelli della zona donatrice. Tuttavia, solamente dopo aver prelevato diverse migliaia di grafts si può percepire un diradamento nella zona donatrice.

I rischi presenti sono molto limitati. I rischi d’infezione sono, ad esempio, quasi nulli. Un edema sulla zona frontale si manifesta spesso nei 3 giorni seguenti l’intervento. Questa è la ragione per cui è importante applicare il ghiaccio e la crema corticoide durante i primi giorni del post-operatorio.

Lo “shock loss” consiste nella caduta di una certa quantità di capelli ancora presenti nella zona ricevente prima dell’intervento. Dopo l’operazione, questi capelli subiscono uno shock e iniziano a cadere. Non bisogna tuttavia allarmarsi, questo fenomeno è infatti sempre reversibile e i capelli finiranno sempre per ricrescere in dei tempi difficili da prevedere e diversi per ciascun paziente.

Solamente una vista esperta può captare la differenza, che consiste in un leggero restringimento dello spazio che separa i capelli di un follicolo. Può anche capitare che la struttura del capello trapiantato sia sensibilmente differente, più liscia o più mossa. Queste differenze si attenuano con il tempo.

Teoricamente no. I capelli trasferiti rimarranno a vita, o almeno per il tempo che sarebbero rimasti nella zona donatrice: nella maggior parte dei casi, per tutta la vita.

Durante i primi giorni post-operatori un edema può manifestarsi sulla zona della fronte, degli occhi e anche del naso. Per questo motivo vi consigliamo di assumere del Medrol a partire dal giorno precedente l’operazione.

Di norma i microsanguinamenti terminano rapidamente alla fine dell’intervento. Un sanguinamento più importante è quasi esclusivamente causato da un gesto accidentale che toglie un innesto dalla sua incisione.

Ciò è assolutamente normale durante la fase di cicatrizzazione. Bisogna eliminare le pelli morte tramite delle garze umidificate. Le croste saranno eliminate grazie ai lavaggi dei capelli, massaggiando il cuoio capelluto con dell’acqua tiepida utilizzando i polpastrelli, senza grattare. Per eliminare eventuali croste persistenti si consiglia di applicare dell’olio di mandorle dolci per di ammorbidirle prima dello shampoo, in modo da rimuoverle più facilmente.

È possibili constatare una riduzione della sensibilità nella zona ricevente: non bisogna allarmarsi, la situazione tornerà alla normalità tra 4 - 12 mesi dopo l’intervento.

Dovete lavarvi i capelli 48h dopo l’operazione e, in seguito, tutti i giorni per almeno una settimana. Utilizzate uno shampoo con PH neutro (shampoo per bambini): mescolate lo shampoo con dell’acqua tiepida in un recipiente di plastica e massaggiate molto delicatamente, con i polpastrelli e senza utilizzare le unghie, la zona trapiantata e la zona donatrice. Per risciacquare versate dell’acqua sulla testa con l’aiuto di un altro recipiente. Bisogna evitare il contatto diretto con il getto d’acqua della doccia (a causa della pressione) fino al settimo giorno post-operatorio. Dopo una settimana potrete riprendere le vostre abitudini di lavaggio (ritmi, shampoo e temperatura dell’acqua).

L’esposizione diretta al sole e ai raggi UV è vietata fino a quando si presentano dei rossori, al fine di evitare che la pelle della zona trapiantata si decolori.

Bisogna evitare l’assunzione di alcolici per 48 ore.

Certamente, senza alcun problema.

Dopo l’intervento potrete riprendere il vostro ritmo abituale di vita e di lavoro dopo 3 giorni nel caso di una FUT e dopo 10 giorni nel caso di una FUE.

È fondamentale non effettuare alcuno sforzo fisico violento per una settimana dopo l’intervento. Evitate inoltre di inclinare la testa in avanti, di soffiare il naso troppo forte, ecc. Bisognerebbe idealmente limitare ogni attività fisica per due settimane (tra cui le attività sessuali per una settimana). Evitate la piscina e l’acqua del mare fino alla completa cicatrizzazione della zona donatrice (+/- due settimane).

Potrete armonizzare il vostro taglio di capelli a partire dal giorno dopo l’operazione, e tingerli dopo 15 giorni.

Avete detto FUT ?

È necessario massaggiare la zona donatrice ?

È molto importante cominciare a massaggiare la zona donatrice prima dell’operazione per ammorbidire la pelle di questa zona (renderla più elastica), il che facilita l’estrazione della strip e soprattutto diminuisce la tensione della cicatrice nel post-operatorio.

Bisogna ritirare i punti di sutura, situati nella zona donatrice, minimo 10 giorni dopo l’operazione. Se i punti non provocano arrossamenti o fastidio è possibile posticipare la rimozione di qualche giorno, ritirandoli massimo dopo 14 giorni.

No, ma è possibile correggere una cicatrice FUT innestandovi delle grafts tramite una FUE.

Avete detto FUE ?

La FUE (Follicolar Unit Extraction) è una tecnica che permette di estrarre il follicolo direttamente dal cuoio capelluto tramite micropunch dal diametro di 0,9 – 1,2 mm.

Innanzitutto, non lascia traccia o quasi di cicatrici (sotto forma di minuscoli puntini bianchi sparsi nella capigliatura) e garantisce una cicatrizzazione estremamente rapida. Il microscopico lembo di pelle rimosso al momento dell’estrazione si ricostituirà infatti molto rapidamente, senza lasciare tracce evidenti. In secondo luogo, la zona dalla quale è possibile prelevare i capelli è più estesa rispetto alla tecnica classica. Questa tecnica permette inoltre l’utilizzo di peli corporei, ad esempio quelli del torso o delle cosce (per gli uomini) e di innestare delle grafts in una vecchia cicatrice dovuta, nella maggior parte dei casi, ad un intervento precedente.

Oltre alla durata relativamente lunga, il lavoro può risultare più o meno facile a seconda della qualità della pelle. Bisogna sapere che il numero medio di grafts è limitato a 1800–2000 follicoli al giorno, in finzione della difficoltà del lavoro e dell’abilità del chirurgo. Bisogna dunque prevedere due giorni d’intervento per ottenere lo stesso risultato di una megasessione classica di 3000 grafts in un solo giorno. Infine, di norma la zona donatrice deve essere rasata, cosa che può provocare disagi ad alcuni pazienti.

No, questa è solamente un’opinione diffusa. La superficie totale delle microcicatrici FUE può superare addirittura quella di una cicatrice FUT. È certo tuttavia che queste multipli microcicatrici siano meno visibili della cicatrice lineare risultante da una FUT.

La superficie di una singola cicatrice varia tra 1,76 e 3,14 mm2. Aumentandone il diametro del 33% si ottiene un aumento della superficie del 77%. È evidentemente raccomandato, a priori, di scegliere il punch dal diametro minore. Tuttavia ciò implica spesso una riduzione del numero medio di capelli ottenuti da ogni follicolo, mentre un leggero aumento del diametro (di 0,05 o 0,1 mm) permette di incrementare il numero di capelli ottenuti del 10%. Dunque è sempre necessario soppesare i vantaggi e gli svantaggi dell’utilizzo di punch molto piccoli. Bisogna che il paziente sia completamente consapevole delle conseguenze del loro utilizzo, decidendo quale priorità dare alla dimensione delle cicatrici. Se il paziente non desidera portare i capelli molto corti (non meno di 5 mm), è spesso preferibile scegliere di usare dei punch un po’ più larghi, che garantiranno un migliore raccolto e dunque un miglior risultato.

Nella maggior parte dei casi ritengo che la tecnica FUE sia inadeguata per le donne. Sfortunatamente sempre più donne sono operate tramite questa tecnica, che implica la rasatura della zona donatrice. Ciò è legato al numero sempre più elevato di chirurghi che realizzano esclusivamente la FUE, non essendo più in grado di utilizzare la tecnica FUT. Le indicazioni sono spesso negative dato che la zona donatrice è in alcuni casi molto povera e i capelli sono fini e miniaturizzati. È dunque fortemente consigliato di effettuare un minuzioso lavoro di controllo tramite microscopio, utilizzando la tecnica FUT.

Una minima distanza tra le estrazioni dev’essere assolutamente rispettata. Ciò è ancor più necessario nel caso in cui si aumenti il diametro del punch. Numerose società commerciali tendono ad aumentare il numero di grafts estratte quanto possibile al fine d’incrementare il costo dell’intervento. Infatti il costo di un trapianto di capelli è spesso basso e, moltiplicando il numero di grafts, si aumenta così il prezzo finale. Sfortunatamente è stato appurato che per arrivare ad estrarre tali quantità bisogna necessariamente utilizzare dei punch dal diametro estremamente piccolo: 0,7 mm, a volte ancora meno. Le grafts ottenute sono spesso molto povere in capelli, contenendone al massimo uno o due. Il tasso di transezione (dei capelli che sono sezionati e restano all’interno della zona donatrice) è elevato. La realtà è dunque che, alla fine, il paziente riceve un numero di capelli non necessariamente superiore a quello che avrebbe potuto ottenere tramite un intervento di qualità (grazie a cui sarebbero state però impiegate molte meno grafts). Le conseguenze di questo sfruttamento eccessivo possono risultare estremamente dannose : non è raro vedere paziente la cui zona donatrice è completamente rovinata e inutilizzabile per un secondo trapianto. E tutto ciò, dopo un solo intervento. La vostra zona donatrice è preziosa ed è importante preservarla nel migliore dei modi.

Quando si conta il numero delle grafts punched (distaccate dal tessuto connettivo) e lo si compara con quello delle grafts realmente estratte, si trova sempre una differenza. Questa differenza corrisponde, per esempio, ad una grafts di cui solo la parte superiore si distacca. Può anche trattarsi di una graft seppellita completamente sotto la pelle. In questo caso l’inconveniente è doppio : esiste infatti il pericolo che si formino microcisti (capelli incarniti) ma anche che questi capelli siano distrutti e quindi perduti definitivamente. Idealmente questo numero non dovrebbe oltrepassare l’1 - 5%.

Esiste solamente un sistema di trapianto di capelli completamente robotico : si tratta del robot Artas. Avrò l‘occasione di descrivere in dettaglio questo sistema, ma vi riporto già qui il riassunto de ciò che ne penso. Il robot à attualmente molto meno efficace dei migliori chirurghi. Può, invece, eguagliare o essere più efficace dei chirurghi meno qualificati. Utilizza una tecnica che, a mio parere, non sarai mai tanto performante quanto quella manuale. I difetti principali sono : l’utilizzo di punch dal diametro troppo importante e un tasso di transezione paradossalmente abbastanza elevato. In effetti, come descritto precedentemente, l’utilizzo di punch più larghi permette generalmente di ridurre questo tasso. Il robot, sfortunatamente, non ne è capace. D’altro canto, il numero di missing grafts è enorme, tra il 10 e il 15%. Sono stato uno dei primi ad attirare l’attenzione dei chirurghi su questo fenomeno. L’azienda annunciava infatti un tasso di transezione particolarmente basso, senza menzionare il problema delle missing grafts. Le missing grafst derivanti dal robot Artas sono ancora più problematiche dato che si tratta quasi sempre di grafst seppellite (buried). Attualmente, salvo qualche eccezione, numerosi chirurghi qualificati hanno già rivenduto o abbandonato il sistema robotico. Altri lo utilizzano per attirare i clienti, ricevono cioè dei pazienti inviati dall’azienda premurandosi in realtà di utilizzare una tecnica tradizionale. Il robot Artas è divenuto il mezzo di numerosi medici inesperti per praticare il trapianto di capelli. Sfortunatamente per il paziente, è necessario ricordare che una FUE non si limita all’estrazione delle unità follicolari. La disposizione delle grafts deve infatti seguire una strategia ben precisa e richiede dunque una certa esperienza. Il collocamento delle grafts è allo stesso modo di fondamentale importanza. Gli inventori del progetto, che hanno già speso milioni di dollari, continuano a investire nelle altre due fasi del trapianto, ossia la realizzazione delle incisioni e, per l’appunto, l’impianto. Immaginano, nel futuro, una macchina capace di realizzare perfettamente tutte le fasi di un trapianto FUE. Vedremo ciò che ci riserverà il futuro. Se analizziamo la situazione basandosi sul piano della qualità piuttosto che su quello del profitto., direi che per il momento non è molto incoraggiante.

Il tempo speso dal dottore e dal suo team è essenziale. La FUE è un intervento lungo per definizione; i migliori team mondiali sono capaci d’ottenere una quantità di grafts che varia tra 1000 e 2000 al giorno, per una durata di 8-12 ore. Se il numero di grafts estratte supera le 2500, bisogna sapere che la qualità dell’intervento rischia di risentirne. Certe cliniche turche estraggono fino a 5000 grafts in un giorno, il che sicuramente comporta un netto sovrasfruttamento della zona donatrice oltre ad un’estrazione eccessivamente rapida.

Raccomandazioni sui medicinali da utilizzare ?

Effettivamente il Minoxidil può accelerare la caduta dei capelli durante i primi mesi d’utilizzo. Non bisogna tuttavia sospenderne l’uso, dato che la caduta finisce per stabilizzarsi e questa stabilizzazione perdurerà a lungo termine.

Non esistono studi documentati sull’utilizzo e sull’influenza di questo medicinale sul feto durante la gravidanza (negli animali non è stato riscontrato alcun effetto teratogeno). Tuttavia, dato che una piccola porzione del Minoxidil attraversa la cute quando applicato sui capelli, si raccomanda di sospenderne l’utilizzo durante la gravidanza. Inoltre, i cambiamenti ormonali provocati dalla gravidanza aiuteranno a ridurre la perdita di capelli ed equilibreranno eventuali perdite dovute alla sospensione del Minoxidil.

Niente prova che il Minoxidl possa costituire un problema per il bebè che si nutre del latte materno. Tuttavia, sono state rinvenute tracce di Minoxidil nel latte materno. Per prudenza, alcuni sconsigliano l’utilizzo del Minoxidil durante l’allattamento mentre altri l’autorizzano. Si siete in favore del “rischio zero”, si consiglia di non utilizzarlo. Tuttavia, il periodo post-partum è un periodo in cui il rischio di caduta è di nuovo particolarmente alto, dato che i capelli non sono più protetti dagli ormoni della gravidanza; dunque, il Minoxidil si rivela spesso utile in questo momento.

Bisogna applicarlo die volte al giorno, mattina e sera, cercando di non umidificare i capelli ma soltanto la pelle. L’utilizzo di una concentrazione al 4 o 5% piuttosto che al 2% dà dei risultati nettamente superiori. Non bisogna massaggiare dato che, massaggiando, si diffonde il prodotto sui capelli, il che tende ad ingrassarli.

È molto importante portare pazienza quando si utilizza la Finasteride. Infatti, la sua azione è spesso rallentata nel tempo e, inoltre, difficile da percepire (soprattutto all’inizio). Bisogna spesso attendere qualche settimana prima di osservare un rallentamento della caduta (tra 3 e 6 mesi). La sua azione è ancor più difficile da notare quando si perdono un centinaio di capelli al giorno. Molto spesso, l’azione della Finasteride viene scoperta al contrario, cioè quando il paziente sospende il suo utilizzo : in quel momento si verifica infatti una perdita molto più importante rispetto a quando il medicinale veniva utilizzato.

Sia tramite prescrizione medica, sotto forma di Propecia o Proscar. Sia tramite Internet, sapendo però che in questo caso non esiste alcuna garanzia sulla qualità del prodotto. Infatti, spesso si tratta di copie provenienti dall’Asia o dai Paesi dell’Est. Bisogna dunque sapere che, contrariamente al Minoxidil, la Finasteride non è una prodotto di dominio pubblico.

Quali sono gli effetti collaterali della Finasteride ?

- Dolori nella zona del petto accompagnati talvolta da gonfiori (ginecomastia).
- Riduzione del volume del liquido spermatico (1,2% dei casi).
- Variazioni della consistenza dello sperma.
- Raramente, problemi d’erezione (1,3% dei casi) o abbassamento della libido (1,8% dei casi).

Gli effetti collaterali, se presenti, appaiono precocemente. In quel momento, il trattamento non ha ancora prodotto alcun effetto : la sua sospensione non causerà dunque alcuna perdita aggiuntiva.

A proposito del trapianto di capelli per le femmine ?

Quali sono le cause della perdita di capelli nelle donne ?

Come nel caso degli uomini, l’alopecia androgenetica è la causa principale della perdita di capelli nelle donne.
Si tratta infatti di una condizione ereditaria che affligge due terzi delle donne che perdono i loro capelli. Può essere trasmessa sia dal padre che dalla madre, o da entrambi i genitori. Questa trasmissione ereditaria è un processo molto complesso del quale non esiste ancora una regola comune. Inoltre questa affezione può manifestarsi indifferentemente tra i membri di una stessa famiglia, come non interessare un’intera generazione.
Come nel caso degli uomini, anche delle circostanze secondarie possono originare una perdita di capelli o influire sugli effetti della patologia ereditaria.

E in tutto ciò, i body hair (peli corporei) ?

E in tutto ciò, i body hair (peli corporei) ?

Il BHT (Body Hair Transplant – Trapianto di peli corporei) è una variante del trapianto di capelli FUE. I peli corporei possono infatti essere estratti dalla zona del torso, delle gambe o della barba tramite la tecnica FUE.

Il BHT è un’eccellente tecnica da utilizzare quando non si può considerare nessun’altra soluzione o, per esempio, quando il paziente vuole trattare una cicatrice FUT senza usare le grafts provenienti dalla zona donatrice classica (quella dei capelli). Possiamo inoltre utilizzare la BHT per addolcire una linea anteriore grazie alla natura più fina di questi peli.

Non sono tuttavia sostenitore di un uso massiccio di BHT quando si dispone di grafts FUE classiche. Infatti, il BHT presenta tre maggiori svantaggi in termini di copertura : in confronto ai capelli, i peli sono più fini, crescono meno lunghi e non contengono che un solo pelo per innesto. Per queste ragioni, la “massa trasferita” è spesso 3-5 volte minore se si confronta un trapianto BHT con un trapianto FUE classico. Infine, l’estrazione dei peli corporei è spesso lenta e complicata; inoltre, la ricrescita si rivela più difficile rispetto a delle grafts FUE classiche.

Tutto ciò spiega perché raccomando ai miei pazienti di utilizzare il BHT solo quando le indicazioni solo eccellenti.

​A proposito del trapianto di sopracciglia ?

Un’epilazione ripetitiva ed eccessiva è spesso responsabile della scomparsa definitiva dei peli delle sopracciglia. Il mascheramento di una cicatrice rappresenta una buona indicazione . Il trapianto di sopracciglia si presenta inoltre come un’alternativa interessante al tatuaggio permanente, dato che il risultato ottenuto è perfettamente naturale e impossibile da percepire come “finto”.

Quale tecnica viene utilizzata per un trapianto di sopracciglia ?

Normalmente si utilizzano i capelli ma, se realizzabile, è possibile utilizzare anche i peli delle braccia o del torso estratti tramite la tecnica FUE (estrazione follicolare) o, eventualmente, una piccola strip sotto le braccia. È indispensabile utilizzare grafts contenenti un singolo capello al fine di assicurare un risultato naturale.