Tricopigmentazione

Simulare la crescita dei capelli in un'area calva o camuffare una cicatrice: questi sono solo due utilizzi dell'SMP!

             Mounia Jaber Temsamani

                SMP - Greffe de cheveux - Coiffure - Visagisme



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La tricopigmentazione (SMP) è una tecnica relativamente recente che permette di simulare la presenza di capelli in delle zone glabre o diradate, in maniera semi-permanente. Grazie all’utilizzo di pigmenti stabili e di aghi concepiti appositamente per un utilizzo sul cuoio capelluto si ottengono risultati molto naturali, simili all’effetto rasato. Solo a contatto con il cuoio capelluto è possibile cogliere la differenza.


Qual è la differenza tra l’inchiostro utilizzato per i tatuaggi e quello usato per una tricopigmentazione ?

​Il pigmento utilizzato durante una tricopigmentazione è a base d’acqua, è semi-permanente e presenta il vantaggio di imitare il colore della pelle e dei capelli, non diventando mai bluastro o verdastro, come può accadere a volte con i tatuaggi. Inoltre, l’inchiostro utilizzato durante una tricopigmentazione si diffonde molto meno: ogni puntino realizzato tramite i nostri aghi ultra-raffinati rimane infatti ben compatto, molto più rispetto a un puntino eseguito con l’inchiostro per tatuaggi.


È un trattamento doloroso ?

Questa tecnica non è più dolorosa di un tatuaggio. È tuttavia preferibile scegliere una clinica se si desidera effettuare questo tipo di trattamento, dato che in tal modo è possibile aggiungere dell’anestetico, se necessario, al fine di aumentare il confort nelle radici dei capelli. Una crema anestetica di tipo EMLA è inoltre disponibile presso qualunque farmacia, ma il dosaggio è più potente se effettuato da professionisti del mestiere.


In quali casi si può prendere in considerazione?

Questa tecnica può essere utilizzata in maniera indipendente o in combinazione con un trapianto di capelli. Per esempio, nel caso in cui durante un trapianto sia stata privilegiata la superficie coperta rispetto alla densità, la tricopigmentazione può servire a ricoprire il cuoio capelluto al fine di nascondere la cute visibile.

È inoltre possibile applicarla su di uno scalpo rasato al fine di dare un’impressione di capelli rasati molto corti.

La tricopigmentazione può essere presa in considerazione per nascondere una cicatrice FUT, per esempio.

Le piccole cicatrici lasciate da un intervento FUE possono anch’esse essere celate tramite dei piccoli puntini.

​Infine, grazie a questa tecnica, è possibile anche creare delle sopracciglia.


​Anche le donne possono beneficiare di questo trattamento ?

Naturalmente ! nel loro caso, l’inchiostro usato è leggermente differente. Contiene infatti della glicerina, che permette al pigmento di estendersi leggermente in modo da creare un’ombra.


Quanto tempo dura il trattamento ?

​La superficie del cuoio capelluto viene suddivisa in sei parti : quattro nella zona ricevente, due nella zona donatrice. Per ottenere risultati ottimali è ideale prevedere tre sessioni per ciascuna parte.

​Bisogna attendere da tre settimane a un mese tra ogni sessione, in modo da lasciare il tempo necessario per la cicatrizzazione e per la pigmentazione.

La prima volta è necessario prevedere sei-sette ore di lavoro per trattare le quattro parti della zona ricevente, in una sola seduta.

Si raccomanda di effettuare un ritocco ogni sei-dodici mesi.